Re-framing home movies – Residenze in archivio è un percorso di formazione e produzione volto alla creazione di sei nuove opere creative interamente realizzate a partire da materiali filmici amatoriali.
Il progetto è promosso da Cineteca Sarda / Società Umanitaria (Cagliari) , Archivio Cinescatti / Lab 80 film (Bergamo), e Archivio Superottimisti (Torino), curato da Karianne Fiorini e Gianmarco Torri, è realizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per chi crea”, e prevede un lavoro di rielaborazione artistica di film di famiglia messi a disposizione dalle tre strutture.
I partecipanti, attraverso masterclass, momenti di workshop e un periodo di ricerche individuali in archivio avranno la possibilità di riflettere sulle caratteristiche specifiche di queste immagini private e sulle diverse modalità di rielaborazione per produrre nuove opere artistiche che ne forniscano una lettura personale e originale.
Re-framing home movies – Residenze in archivio ha ideato e concluso 3 edizioni del progetto (2017-2018-2019), realizzando 19 nuove opere di varia tipologia con altrettanti giovani autori. In particolare l’Archivio Superottimisti ha sviluppato i progetti di Giulia Savorani, Beppe Ferrari e Nicoletta Traversa, Perla Sardella, Riccardo Bertoia e Nuno Escudeiro.
Grazie ai risultati che il progetto ha raggiunto nelle 3 edizioni realizzate, i promotori della rete di archivi hanno deciso di ampliare le possibilità dell’iniziativa, costituendo Re-framing home movies – Associazione nazionale per la salvaguardia e la valorizzazione dei film di famiglia e delle memorie audiovisive private APS.
L’Associazione intende incoraggiare una progettazione partecipata, aprendosi alle esperienze di professionisti, artisti, associazioni e iniziative culturali che a vario titolo, e da differenti prospettive disciplinari, sono interessati al tema della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio filmico privato e familiare sul territorio nazionale nell’ottica di rafforzare azioni comuni, di realizzare progetti di rete e di avviare un dialogo con le istituzioni per il riconoscimento del valore storico e culturale di questi specifici materiali d’archivio. L’associazione intende inoltre favorire attività di censimento di realtà che operano nel campo della salvaguardia del cinema familiare così come la realizzazione di nuovi progetti volti all’identificazione, al recupero, al restauro e digitalizzazione del patrimonio filmico privato e amatoriale in territori in cui tali realtà manchino, offrendo supporto, consulenza e modelli operativi.